Pubblicato da: Elena Moglio | febbraio 12, 2008

Quando l’amore non basta

Quello che vorrei fare è quindi parlare con voi di un argomento che da sempre riempie le nostre vite e i nostri sogni : l’amore.
C’è una cosa  che faccia più paura e allo stesso tempo che ci attiri di più?

Ogni uomo ed ogni donna forse desidera l’amore più di ogni altra cosa al mondo.

Allora perché se l’amore per un’altra persona è la sublimazione del significato della vita, esistono tante persone che rincorrono falsi amori, che rimangono sole senza soddisfare mai i loro desideri? E che dire di chi rimane accanto ad una persona una vita intera senza mai riuscire ad amarla davvero? E che dire di chi conosce la sottomissione, il plagio , il terrore come unica forma di relazione con un altro essere umano?
Perché se l’amore è la cosa che tutti desiderano è anche quella forma di relazione che così spesso porta con sé sofferenza e solitudine?

Per amare bisogna essere in due e quindi cerchiamo di definire cosa fa di due persone una coppia e quali sono i segni particolari di una coppia che funziona nella vita e nella relazione d’amore.
L’amore non è un sentimento al quale ci si possa abbandonare senza un alto grado di maturità, impossibile da coltivare senza sviluppare la propria personalità e la propria autonomia, perché potrebbe suonare strano , ma può amare veramente chi sia dotato di generosità, fede in se stesso , coraggio e ascolto,e per potere accedere a queste facoltà è indispensabile che ciascun elemento della coppia sappia esattamente chi è e come relazionarsi all’altro, sia cioè altamente responsabile( inteso come essere abile a rispondere alle richieste che via via l’ambiente fa).

Come Fromm diceva in effetti amare è un’arte. Oggi si è più portati a credere che amare sia un’alterna fortuna ,qualcosa che nella vita di una persona può alternativamente esserci o non esserci.
Io sono convinta che non è così. Sono convinta che amare implica un impegno costante  e tanta saggezza.
L’amore è un evento della vita che accade sempre a tutti coloro che decidono di non scappare: chi non crede che esista è perché non l’ha mai incontrato.
C’è un truismo che ho letto in questi giorni e che mi è piaciuto moltissimo :” Amare vuol dire non aver paura”
Per amore intendo quel particolare legame che unisce due anime che si riconoscono e decidono di non aver paura.
Ma riconoscersi, legarsi ,amarsi non è facile.Stabilito il sentimento e l’attrazione fisica ciò non vuol dire essere a posto. Il legame d’amore allora deve essere costruito con arte e pazienza, creando quel posto in cui tutte e due le parti della coppia sentano di essere rispettati e legittimati.
 Normalmente invece la gente pensa che nulla ci sia da imparare in materia d’amore.
 In fondo pensateci : la maggiorparte di noi pensa che amare significhi essere amato.Quindi il problema maggiore per cercare l’amore è quello di rendersi amabile che per gli uomini è cercare la propria formula personale di successo di denaro o di prestanza fisica, mentre per le donne è soprattutto riposta nella bellezza  fisica, cioè l’essere amabili diventa un insieme di qualità esteriori.
Un altro impedimento ad imparare qualcosa in materia d’amore è che si ritiene che il problema dell’amore sia un problema di oggetto d’amore e non un problema di facoltà.

La grossa rivoluzione di questo secolo è stata la libertà di scegliere l’amore romantico.
Due persone si incontrano si attraggono, pensano di essere innamorate e si uniscono. Nelle epoche precedenti i matrimoni venivano combinati in base a considerazioni soprattutto di tipo sociale . Era pensiero comune che l’amore sarebbe venuto dopo, e talvolta succedeva. Questo spostamento di mentalità , questa libertà ha fatto sì che diventasse molto importante l’oggetto dell’amore rispetto alla funzione.
L’insieme delle qualità è quello che rende attraente una persona,però le qualità attrattive cambiano con la moda e con i tempi. Non solo la parola innamorarsi si sviluppa spesso solo tenendo conto di queste qualità come avviene anche nel mercato della compravendita commerciale.

Un altro errore di premesse che spesso si fa è confondere lo stato temporaneo di innamoramento con lo stato permanente dell’essere innamorati.

E’ come se ad un tratto il muro che separa normalmente e fisicamente due persone potesse cadere regalando sensazioni che prima non si conoscevano, batticuore, calore emotivo .
Se poi questa magia coincide o inizia con l’attrazione sessuale ecco che la magia diventa perfetta. Eppure questa che spesso le coppie scambiano per l’intensità del loro sentimento diventa solo segno dell’intensità della loro infatuazione.

Ma se pensiamo che l’amore sia un’arte dobbiamo entrare nell’ottica di imparare ad apprenderla come qualsiasi altra disciplina, attraverso la teoria , la pratica Perché a dispetto di quello che la gente crede , in effetti prima dell’amore per noi vengono un sacco di cose, la carriera il successo, il denaro…… per tutte queste arti sono usate un sacco di  energie, per l’amore quasi nessuna.
E cambiando le nostre priorità si  arriva ad essere lontani dall’altro , il dialogo cambia e diventa incomprensibile, ma soprattutto s’insinua la sensazione della solitudine.
Tra due persone che si amano non può mai mancare la capacità d’ascolto verso l’altro anche quando il disagio dell’altro  non viene condiviso o capito completamente. La mancanza d’ascolto profondo genera egoismo che si traduce per l’altro in solitudine.
Ma il fatto ineluttabile è che finito un amore ne cercheremo sempre un altro perché la realtà è che uomini e donne lottano ma non fanno altro che cercarsi in continuazione

L’istinto all’unione è qualcosa che accomuna tutti gli animali.
Ma l’uomo è diverso , l’uomo può crescere conoscendo le sue sensazioni, utilizzando l’istinto per poter creare quello che è nella sua capacità creare : armonia
E’ normale avere paura della solitudine, quando nasciamo veniamo sbalzati da una situazione assolutamente definita, ad una assolutamente incerta.
Non possiamo essere certi del nostro futuro, potemmo morire prima delle persone che amiamo o esse morire prima di noi. Siamo impotenti di fronte le forze della natura alla volontà degli altri anche di distrugger o di ferire la nostra vita.
Tutto questo fa della nostra singola vita qualcosa di veramente precario. Soprattutto la nostra illusione che è quella di poter controllare tutto ed avere un minimo di certezze, in effetti, si riduce ad un cumulo di polvere.
La realtà è che noi non abbiamo mai risposte per nulla,che la vita è un soffio e che ciò che realmente possediamo in ogni momento è il nostro presente.
Diventeremmo pazzi se non avessimo la possibilità di rompere l’isolamento e unirci agli altri soprattutto in un rapporto intimo come l’amore.
Pur entrando infatti in relazione con molte persone alcune più vicine di altre , alcune più confortanti di altre difficilmente questo placa l’ansia di ogni singola creatura di fronte all’ignoto
L’unica soluzione alla vita risulta essere quindi unirsi nell’amore con un’altra persona.
Ma l’unione non deve essere unione simbiotica per essere una relazione sana.
In questo tipo d’amore c’è una parte della relazione che subisce ed una parte che imperversa, eppure spesso nonostante la sofferenza sono assolutamente inscindibili.
Uno è necessario all’altro, l’uno è vitale per l’altro , anche se in ogni caso  tutte le parti sono comunque costrette a rinunciare alla propria integrità, fa di se stessa lo strumento di qualcuno o di qualcosa al di fuori di sé.
Entrambi si fondono senza mai davvero integrarsi.
Essendo l’amore un potere attivo dell’uomo, non può esistere amore maturo senza la condizione di preservare la propria integrità il paradosso sta proprio in questo, essere uno rimanendo due.
La coppia che impara a legittimare l’altro completamente accetta la reciprocità come forma di relazione e di condivisione totale  della propria vita.

L’amore è un sentimento attivo e non passivo, è un dare piuttosto che un ricevere, intendendo come attività  un’azione che modifica una situazione esistente  attraverso un dispendio di energia.

Ma qual è la cosa più importante del dare ad un altro individuo? Dare non significa sacrificare tutta la propria vita in nome del benessere per l’altro, nell’amore il dare non sta nel regno delle cose materiali ma nel regno delle cose umane.
Dare nell’amore significa dare le proprie emozioni la propria gioia la propria tristezza tutto ciò che di vero si ha.
Amare significa anche fare dell’altra persona un essere capace di donare e insieme di riflettere la vita.
Amare significa non avere paura di cambiare di modificarsi e permearsi nell’altro senza perdersi nell’altro ma anzi rimanendo sempre se stessi.
Amore implica sempre interesse e cura per chi si ama, e cioè nell’amore adulto e responsabile è importante che io sia sempre presente per i bisogni emotivi e psichici di chi amo.
Amare significa essere responsabili, cioè abili a rispondere alle necessità di chi mi sta vicino.
La responsabilità potrebbe facilmente deteriorarsi in possesso se non ci fosse la terza componente dell’amore che è il rispetto.
Dal latino respicere il rispetto implica  “vedere” una persona per quello che è veramente senza falsi veli permettere che cresca liberamente  secondo i suoi mezzi, i suoi desideri e bisogni senza che mi intrometta continuamente ma accettandola così com’è e non cercare di trasformarla in quello che vorrei che sia solo perché possa adattarsi a me.

Un’altra cosa che ci si deve domandare è quella se il nostro compagno sia il nostro migliore amico.
Sì perché  l’amicizia è fondamentale per  unire due individui che si amano.Essere amici significa imparare a condividere obiettivi, sogni, modelli di cammino, anche interessi e passioni. Essere amici significa imparare a rispettare ancora di più l’altro in tutto ciò che esso rappresenta diventando suo complice.
Quanti di voi si sentono complici e quanti invece hanno disimparato a condividere l’intimità con chi si ama?

Forme di pseudoamore nelle quali bisogna cercare di evitare di incappare:

Amore nevrotico : quello di una persona che per problemi dell’infanzia o dell’adolescenza non è  mai riuscita a staccarsi dalla figura di uno dei due genitori, come se il suo sviluppo in seno alla famiglia sia stato incompleta e continuasse quindi a ricercare nel compagno o nella compagna la protezione la sicurezza che in un certo stadio dello sviluppo ha rappresentato la relazione con il genitore.
In genere sono persone totalmente proiettate sul fatto di essere amati e non su quello di poter e dover amare.
Quindi si stancano facilmente della routine  e non riescono ad instaurare una relazione  equilibrata con il compagno\a, quindi cominciano a ricercare nuovi affetti e a sentirsi offesi se la loro donna cerca di essere amata, di avere una vita sua, di avere una sua personalità, e se non comincia a perdonare più le loro scappatelle .
Le famiglie che per loro relazioni non sane non lasciano andare i propri figli  liberamente , sono sempre causa di cattive relazioni di coppia nelle generazioni successive.

Amore idolatrico: Se una persona non ha raggiunto un elevato livello di maturità tende ad idealizzare la persona che ama ,si perde in lei anziché entrare dentro di lei . All’inizio è un sentimento intenso e subitaneo ma dopo poco tende a lasciare intravedere la fame di chi adora rispetto alla realtà.
Amore sentimentale: è un forma d’amore che prende chi è in grado di perdersi in storie fantastiche senza però essere in grado di realizzare una vera relazione con persone reali. E’ quello che mettono in atto persone che sono in grado di costruire ad occhi aperti fantastiche storie d’amore che si agghiacciano nel momento in cui la relazione trova la possibilità di diventare reale.

Amore nevrotico proiettivo:
E’ quella forma d’amore che fa ampiamente uso del meccanismo proiettivo allo scopo di evitare di risolvere i propri problemi, interessandosi ai difetti e  alle debolezze della persona amata.
Sono quelle relazioni pesantissime ma spesso indissolubili dove la quotidianità è tutta incentrata sull’accusare l’altro, o riformare l’altro.
Con tutto ciò non voglio dire che nel vero amore ci sia assenza di conflitto. Anzi a volte il conflitto diventa una forma di comunicazione.
Solo che nelle vere relazioni d’amore il conflitto è sempre costruttivo non diventa spunto per continuare a costruire relazioni quotidiane malsane.
L’amore è possibile quando ciascuna delle due persone comunica dal profondo del proprio essere, quando cioè ognuna delle due persone pone se stessa al centro di sé.  Solo vivendo ciascun istante da questo punto di vista profondo possiamo davvero creare una relazione d’amore, perché è lì che c’è la vita nel puro ed unico istante senza chiedere di avere risposte e  certezze per ogni cosa ma vivendo semplicemente l’emozione.

Vediamo quali sono gli ingredienti che per imparare ad applicare l’arte d’amare ci devono essere in una persona.

Imparare la concetrazione: solo svuotando la nostra mente possiamo imparare a stare da soli con noi stessi, ed imparare questo è fondamentale per capire chi siamo cosa vogliamo e quali sono i reali nostri bisogni .
Imparare ad sapere chi siamo ci permette di essere sicuri del nostro centro, ci permette di essere sempre in comunicazione con noi  stessi in modo che possiamo vivere le nostre esperienze dall’interno secondo i nostri particolari filtri e non attraverso i filtri e le convinzioni che ci vengono dal mondo esterno.
Imparare la concentrazione può avvenire anche ascoltando semplicemente il proprio respiro. 

Sviluppare la capacità di ascolto prima che di parola.
Per poter imparare ad ascoltare è molto importante imparare ad essere partecipi di quello che l’altro sente e ci vuole dire.
Ma per poterlo fare è necessario diventare sensibili con se stessi prima che con ogni altra persona.
Purtroppo siamo molto allenati ad essere sensibili alle variazioni del nostro corpo , quasi come se fosse qualcosa assolutamente al di fuori di noi, ma difficilmente siamo sensibili alle variazioni delle nostre emozioni, e come tali aperti all’accettazione totale di quello che le nostre emozioni ci comunicano, è molto più facile per noi reprimere queste emozioni mistificarle o negarle. E purtroppo spesso lo facciamo anche con l’intima natura delle persone che amiamo.

Sviluppare l’obiettività.


Essere obiettivi è l’esatto opposto del narcisismo, cioè del porsi al centro delle attenzioni e del mondo dell’altro.
Essere obiettivi significa sviluppare un proprio personale metodo di valutazione accettando l’altro pienamente per quello che è e insieme anche le cose che riguardano l’altro separandolo completamente dal mondo delle cose che riguardano i nostri desideri e i nostri bisogni.

Imparare a comunicare


Su questo argomento forse potremmo fare un altro seminario. Mi limiterò a dire che è bene tener sempre presente che il mondo femminile e maschile è completamente differente, nel senso che è il modo che è di sentirsi nel mondo che è diverso.
Un uomo sarà sempre portato a non chiedere ma ad arrangiarsi da solo, e questa non è mancanza di coinvolgimento, semplicemente l’immagine del maschile implica che lui sia sempre quello che prende in mano il più possibile le situazioni.
Ed esempi come questi potrebbero essercene moltissimi, con la differenza che per ciascuno delle due parti è importante il proprio punto di vista e le proprie emozioni ma nessuno dei due ha veramente ragione o torto, anzi secondo me la ragione o il torto non esistono davvero, sono semplicemente realtà diverse che possono farsi compagnia se solo ognuno vede nell’altro un compagno e non un avversario.Solo imparando che ci sono due modi diversi all’interno della coppia di vedere il mondo e ciascuno ha ragione nella sua visione della realtà possiamo davvero imparare a comunicare , costruendo quel territorio sul quale deve vivere la coppia che è la vera intimità.( Sempre che venga rispettato il bisogno di ascolto come dice un mio amico si può comunicare se c’è qualcuno disposto ad ascoltare)
L’intimità è quel territorio comune alla coppia difficile da creare perché nell’intimità spesso dobbiamo riversare e risolvere i nostri  fantasmi passati.
Abbiamo detto che la coppia sana è quella dopo non avviene una fusione dei limiti del sé ma anzi e quella relazione dove ognuno mantiene la propria individualità.
L’intimità come dice Pasini  , implica che il nocciolo della persona sia duro e solido, perdonatemi la metafora, mentre il territorio limitrofo deve essere permeabile.
L’intimità fa paura perché implica in qualche momento un allentamento dei propri confini, implica che si possa entrare nella pelle dell’altro senza perdersi nell’altro , ma rispettandolo e accentandolo senza giudizio,in modo incondizionato .
A volte la voglia di condividere nasce dal bisogno e non dal desiderio
E’ importante riuscire a distinguere quando due persone si uniscono per soddisfare il proprio bisogno e quando si uniscono perché lo desiderano.
Nel secondo caso essi scelgono e la scelta è sempre responsabile e un’azione libera.
Certo anche chi ha bisogno per combattere i propri fantasmi o le proprie paure di unirsi a qualcuno pensa di scegliere o meglio decide che quello che sta facendo è una scelta, ma dentro di sé sa che desiderava qualcosa d’altro.
Da qui spesso nascono i conflitti, soprattutto il bisogno rischia in ogni momento di sopraffare l’altro, di invadere il territorio dell’altro senza contare la sua persona scelta di vita o di modi di essere, o meglio senza contare che l’altro non è la proiezione di quello di cui noi abbiamo bisogno ma un essere che ha una sua storia e suoi particolari bisogni e necessità per essere nel mondo.

E’ logico che chi non è sicuro profondamente dei propri confini finirà per temere il territorio dell’intimità, combattendolo anziché creandolo.
Questo perché periodicamente in alcuni momenti avere intimità significa abbandonarsi, senza avere nessuna paura alle emozioni e alle sensazioni , senza avere nessun controllo o perlomeno con l’apparente sensazione di non voler aver controllo.
Non permettere ad un rapporto di formarsi nel territorio dell’intimità significa scegliere il potere dell’amore al posto dell’amore.
Avere potere in amore difende, protegge anche se sacrifica , perché possiamo sempre ritirarci quando abbiamo paura.
Ma permettere che l’altro condizioni il nostro centro e la nostra storia è il vero pericolo.
Nelle coppie simbiotiche o fusionali come vengono chiamate in gergo terapeutico, non esiste l’equilibrio necessario perché la coppia sia un luogo sano, per portarle ad un nuovo equilibrio è necessario passare attraverso la fase intermedia che è quella dell’imparare  a vivere per sé , passando quindi dal vivere per l’altro al vivere con l’altro.
Ma è necessario ascoltarsi prima di compiere un passaggio di questo genere imparando a viversi in tutte le molteplici nostri aspetti, imparando a raccontarci storie diverse e magari più divertenti su di noi.  
 
E dopo tutto ciò vi dico comunque di seguire il proprio cuore di non arrendervi quando si comprende che una storia è finita perché sicuramente anche una storia finita ha molto da insegnare.
 Quando il vero amore arriva è come un’energia che ci avvolge completamente e in questo senso il cuore non sbaglia mai.

Il vero amore è un incontro di anime inconfondibile che non lascia spazio ai dubbi e alle incertezze, solo bisogna avere il coraggio di non aver paura , perché ho visto molte persone scappare dalla forza dei propri sentimenti.


Risposte

  1. “amare significhi essere amato.Quindi il problema maggiore per cercare l’amore è quello di rendersi amabile..” in effetti mi rendo conto che nelle mie relazioni mi concentro soprattutto sull’essere amata, dando però tutte le mie attenzioni, la mia generosità.. perdendo la mia capacità di essere obiettiva e di riconoscere le persone che meritano fiducia. Come potrei diventare più “cauta”?

  2. Mi sembra di trovare un grosso punto in comune in questi argomenti proposti nel blog:l’importanza della comunicazione. La comunicazione in una relazione di aiuto (come nel caso medico-paziente), la comunicazione nell’amore tra due persone, la comunicazione come fondamento per educare i propri figli e lascio per ultima, ma credo sia quella più importante,la comunicazione con noi stessi….Sarebbe bello qualche seminario sul valore della comunicazione. Marina

  3. L’amore ! Cosé ? Esiste ? Come si riconosce ?
    Condivido pienamente quanto riportato da Elena riguardo alla grande conquista dell’ultimo secolo che pone l’amore al centro della coppia mettendo da parte le considerazioni sociali che hanno regolato le relazioni nei secoli passati. Vorrei però riflettere su quanto ci accade intorno rispetto a quello che chiamiamo Amore. La tendenza a spingere sempre più in là il limite delle sensazioni, delle emozioni. Significativo è il fatto che le relazioni sembrano sempre più precarie, mai definitive perché ognuno in cuor suo aspetta di più, crede o spera che ci sia sempre qualche emozione più forte di quella che sta vivendo e teme di non poterla cogliere, vivendo nell’eterno precariato che sono le relazioni moderne. Come definire quindi l’amore ? Temo non vi siano categorie per definire e catalogare questo sentimento. L’amore è fatica, impegno quotidiano nel rispetto dell’altro senza perdere di vista il nostro io, vero ed unico giudice che ci aiuta ad esprimere il senso della nostra vita.
    Un famoso filosofo polacco definisce l’amore “liquido” e credo che mai migliore definizione si addica a questo sentimento, ti bagna ma scivola via, ti disseta ma non ti sazia, è fonte di vita ma anche di disagio, va arginato e mai fatto tracimare, non va disperso….. Questo sentimento è l’espressione delle nostre emozioni evidenti e di quelle inconsce, credo quindi vada contestualizzato rispetto ai luoghi ed al tempo. Le persone cambiano dal momento della nascita ad un attimo prima della morte, con loro cambiano le loro emozioni e di conseguenza il loro amore si manifesta in modo diverso, sempre in mutamento. Solo l’amore delle icone resta immutato e vive di ricordi.


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Categorie

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: