Cos’è lo stress e perchè parlarne ?
#Stress significa in inglese INSISTERE ( logorando ).Stress è tutto ciò che ha il potere di influenzare negativamente la nostra vita ,tutto ciò che causa emozioni negative che a loro volta influenzano il buon funzionamento del nostro organismo.
Stress è un’abitudine, o il cercare di toglierla, è un pensiero, una# paura , un ritmo di vita, una preoccupazione, la mancanza di spazi liberi, il rumore e via dicendo. E questo anche se la qualità della nostra vita è decisamente migliorata e le cose di cui dovremmo essere davvero preoccupati sono veramente poche.
In realtà quindi quello che permette ad un’idea di diventare patologia e fare male è il modo con cui noi gestiamo o nei peggiori dei casi reagiamo allo stress.
L’uomo delle caverne aveva sicuramente una vita più stressata della nostra in termini di sopravvivenza. Quando una tigre sbarrava il cammino tutte le reazioni dello stress, innescate dal sistema nervoso autonomo si accendevano a cascata : il ritmo del cuore aumentava( aveva bisogno che il sangue venisse pompato più velocemente alla periferia e non nelle parti centrali del corpo, per poter fuggire o lottare) il respiro si faceva più frequente, tutti i fattori della coagulazione aumentavano.. etc.
Stessi eventi accadono nel nostro corpo quando il nostro superiore ci chiede di rimanere per il week end in città per finire quel rapporto , quando avevi programmato due giorni di riposo totali, o capisci che la tua migliore amica guarda in modo strano tuo marito, o riesci a guardare sul telefonino di tuo marito che ultimamente tiene sempre nascosto e ti accorgi che è proprio la tua migliore amica che gli scrive sms compromettenti..
anche qui il #cuore batte più forte , il sangue affluisce alla periferia, solo che non puoi fuggire, o attaccare, non è socialmente utile,trattieni e giochi di astuzia oppure cominci a non dormire. Quindi la reazione che una volta si accendeva in modo imponente e quindi si spegneva , adesso rimane sempre accesa anche se magari non in modo così intenso, anche se altrettanto o in modo altrettanto pericoloso. Si è innescata una reazione cronica da stress , qualcosa che poi bisogna imparare a spegnere se non vuoi che ti annietti.
Siamo inoltre, e questa è una complicanza, gli unici animali a riuscire ad innescare una reazione da stress non solo di fronte a fatti oggettivi, anche se diversamente interpretabili, ma anche di fronte a ciò che non esiste o che non è ancora accaduto e addirittura riusciamo a stressarci per non fare accadere qualcosa che è altamente improbabile che accada , ma che se accadesse…
L’angoscia e la #paura esistono dentro di noi per la maggiorparte perché esistono le parole, essendo gli unici animali con il dono della parola , diamo voce alla emozioni, ai pensieri rendendoli così vivi da trattarli come reali. Il nostro cervello fatica a riconoscere ciò che è finzione da ciò che è realtà. Se costruiamo abbastanza bene attraverso le parole interne, le immagini, i suoni riusciamo a rendere reale anche ciò che in quel momento non esiste, e di fronte alla paura il cervello risponde come se il pericolo fosse reale.
Quello che non si riesce più ad ignorare : la grande connessione.
C’è stata una rivoluzione ,in campo medico,nel modo di percepire le malattie che ci colpiscono oggigiorno. Questo implica riconoscere le interazioni tra il corpo e la mente,i modi in cui le emozioni e la personalità possono avere un enorme impatto sul funzionamento e la salute di pressoché ogni cellula dell’organismo. Riguarda il ruolo dello stress nel rendere alcuni di noi più vulnerabili alla malattia,i modi in cui alcuni di noi reagiscono a questi stressor,e il concetto cruciale che non si può comprendere realmente una malattia in astratto,ma solo nel contesto della persona che ne soffre.
Gli sciamani lo hanno sempre saputo al punto che ogni processo di guarigione non può prescindere dalla partecipazione di tutta la famiglia e talvolta dell’intero villaggio. Come se il processo di cura per poter portare alla guarigione debba avvenire nel contesto in cui si è verificata la malattia.
Uno stress prolungato o ripetuto può ostacolare il nostro organismo in un’infinità di modi.
Oggigiorno soffriamo di malattie da lenta accumulazione di danni:
cardiopatie,tumori,disturbi cerebrovascolari. Ci si rende ormai conto dell’immenso e complesso intrecciarsi di biologia ed emozioni,degli infiniti modi attraverso cui la personalità,le sensazioni e i pensieri riflettono e al contempo influenzano ciò che accade nel corpo. Una delle più interessanti manifestazioni di questa presa di coscienza è il capire che disturbi emozionali estremi possono influenzarci sfavorevolmente.
Oggi abbiamo a disposizione una straordinaria quantità di informazioni che spiegano da un punto di vista fisiologico,biochimico e molecolare in che modo i vari elementi intangibili nella vita possono influenzare le manifestazioni corporee reali. Questi elementi intangibili possono includere tumulti emozionali,caratteristiche psicologiche,la posizione di ciascuno nella società,e come la società tratta chi si trova in quella posizione.
Siamo abbastanza intelligenti da generare qualsiasi tipo di eventi stressanti puramente nella nostra testa. Lo stress psicologico prolungato è un invenzione recente. Noi siamo in grado di provare fortissime emozioni legate a semplici pensieri. I meccanismi fisiologici di risposta del nostro corpo sono perfetti per gestire simili emergenze fisiche a breve termine.
Ma quando questi meccanismi vengono sottoposti a emozioni negative a lungo termine , anche il sistema di adattamento, perché alla fine la risposta allo stress è una risposta di adattamento, ci si ritorce contro .
Quando ce ne stiamo con le mani in mano a preoccuparci di situazioni stressanti attiviamo risposte fisiologiche,le quali si rivelano però potenzialmente disastrose se provocate in maniera cronica.
STRESS NOSTRO COMPAGNO DI VITA
ANALISI DELLO STRESS BEN ARTICOLATA E CONCISA.MOLTO INTERESSANTE L’ ENFASI SULLE CONSEGUENZE PATOLOGICHE. L’ARGOMENTO TRATTATO E’ SICURAMENTE RIUSCITO AD INDIRIZZARE LA NOSTRA ATTENZIONE SULLE ABITUDINI ED A VALUTARLE IN MODO PRAGMATICO E RIFLESSIVO.
By: SIMONA CIMATO on ottobre 30, 2008
at 7:00 PM