Pubblicato da: Elena Moglio | febbraio 6, 2017

La separazione di mamma e papà : come dirlo ai bambini ?

Le separazioni come sappiano sono un dato tristemente in aumento.
Ma se la coppia coniugale, dopo lunghe e sofferte vicissitudine smette di esistere , quando ci sono i figli la coppia genitoriale continua ad esistere e quindi il conflitto che spesso accompagna la fine di una storia d’amore, deve essere gestito per poter garantire la continuità della serenità di vita che ogni bambino ha bisogno di avere per crescere e diventare un adulto solido e libero .
Per ciascun figlio infatti esiste ed esisterà per sempre un solo padre e una sola madre, non sostituibili sia affettivamente che come riferimento e modello.
E quindi nessun conflitto deve impedire il libero accesso emotivo del bambino a ciascuna figura genitoriale.
Ma purtroppo troppo spesso i bambini rimangono all’interno del conflitto coniugale e in nome del ” loro bene ” in realtà vengono strumentalizzati per affermare la propria ragione nei confronti dell’altro.
È importante quindi che la separazione avvenga in modo da essere consapevoli del fatto che il bambino sarà catapultato in una nuova realtà disgregata e che per poter essere vissuta ancora come rassicurante , ha bisogno di due genitori che sappiamo parlare , confortare e provvedere a lui in modo forte ed efficace, e quindi che sappiano mettere da parte risentimenti e paure proprie per pensare all’equilibrio del proprio bambino.
È in questo senso che per legge , la legge n. 54 del 2006 , il bambino viene affidato ad entrambe i genitori risultando quasi impossibile l’affido esclusivo se non in casi estremi per uno dei due genitori ( tossicodipendenze, sospetti di abuso, malattie psichiatriche gravi) .
Questo vuol dire per il legislatore che ciascuno dei due genitori deve garantire e facilitare nel bambino il libero legame all’altro sia materiale che emotivo.
Per potersi muovere quindi in modo equilibrato è necessario che presa la decisione, i due coniugi mettano da parte risentimenti e rabbia e declinino NELLA PRATICA la loro decisione nella nuova vita.
Cosa ovviamente non facile , visto che la rabbia è un sentimento che rende più semplice la rottura del legame.
La ristrutturazione della  vita  della famiglia in questa nuova forma deve necessariamente nascere da un dialogo a due senza interferenze delle famiglie d’origine o di potenziali altri compagni , perchè essa è la condivisione del futuro dei bambini di due adulti che un giorno hanno deciso di diventare genitori e che rivestiranno questo ruolo per tutta la loro vita.
Nella pratica si decideranno i giorni del papà e quelli della mamma, dove il genitore che non vive con il bimbo andrà ad abitare, come sarà la cameretta del bimbo, chi lo porterà a catechismo, al calcio o a danza, come trascorrerà i suoi Natali, compleanni, e magari la Comunione , quando vedrà i nonni…
Insomma tutto della sua nuova vita , che sarà diversa ma che deve sicuramente la certezza che l’amore e la protezione di ENTRAMBI i genitori non verranno mai a mancargli, ma soprattutto dve essere certo che nei momenti di difficoltà ENTRAMBI i genitori si uniranno al suo fianco per aiutarlo a crescere.
Solo quando queste convinzioni sono strutturate verranno comunicate da tutti e due i genitori insieme al bambino. Soffrirà ? Sicuramente , ma se mamma e papà sanno parlarsi e riescono ad essere ancora lo stesso riferimento genitoriale, a poco a poco questo dolore se ne andrà perché ogni bimbo viene rassicurato dal fatto che anche se doloroso i grandi sanno proteggerlo e amarlo.


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